MIELE E MARMELLATE - LO SFIZIO NERVIANO

Questa confettura è preparata seguendo la ricetta tradizionale con frutta di prima scelta; corposa è ideale da mangiare al cucchiaio; non molto dolce risulta ottima spalmata sul pane imburrato o con panna cotta ed è particolarmente indicata nella preparazione di torte alla crema. Per il suo sapore intenso si accompagna egregiamente a formaggi di media stagionatura e nell’amalgama con yogurt , inoltre, allungata con del brandy, accompagna molto bene la selvaggina.

COMPOSTA DI AGRUMI (SENZA PECTINA, SOLO ZUCCHERI DELLA FRUTTA) - BIO- 220G

COMPOSTA DI ARANCIA E ZENZERO (SENZA PECTINA, SOLO ZUCCHERI DELLA FRUTTA) - BIO- 220G

La regina delle marmellate è senz’altro quella di arance: gusto, profumo e consistenza fanno di questa antica preparazione la regina della prima colazione. Gli inglesi, che hanno nel breakfast il pasto principale e sono esperti conoscitori della marmellata non fanno mai mancare un vasetto di questa prelibatezza sulla tavola della prima colazione. Chi non ama i sapori troppo dolci, stucchevoli, apprezzerà di certo questa marmellata, dal gusto leggermente aspro dovuto alle scorze d’arancia sminuzzate. Ottima spalmata su fette di pane tostato, è ideale per accompagnare secondi a base di carne.

In confezioni da 330 g

Composta di frutti di bosco 220g è disponibile per l'acquisto in incrementi di 1
È realizzata con 2 soli ingredienti: frutta (more, fragole, lamponi e mirtilli) e zucchero d'uva. Perché la natura non ha bisogno di zuccheri raffinati, né di pectina. La frutta viene raccolta in stato avanzato di maturazione, quando contiene naturalmente più zuccheri, e il rapporto fra materia prima e composta è sempre a favore della prima: vengono utilizzati 110 g di frutti di bosco ogni 100 g di composta.

Miele di castagno e tiglio.
Prodotto in Val Veddasca a 900metri slm.
Miele amarognolo, scuro e rossiccio.

l miele millefiori è uno dei più comuni e più diffusi e sa conquistare tutti con il suo sapore delicato.

Esso viene ricavato dai fiori dell’omonima pianta, molto diffusa nella nostra penisola, soprattutto nell’arco alpino, fino a 1500 metri, e nella Pianura Padana.
Il miele di tiglio si presenta in una colorazione piuttosto chiara, ambrata, con la possibilità di scorgere anche riflessi tendenti al giallo-verde nelle sue varietà più pure.